top of page

About

Dalla materia alla forma 

 

Sant’Agostino diceva: “Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro”.

Ed è proprio il tempo l’elemento chiave delle opere di Imma Lavorato, un tempo che l’artista ripercorre attraverso un viaggio e dove riesce a coniugare magistralmente ed in un perfetto equilibrio passato, presente e futuro.

Il viaggio come metafora di una continua ricerca, una ricerca che non ha l’obiettivo di arrivare ad un qualcosa di “diverso” da quello che in realtà è il suo principio, la sua “genesi”.

Un viaggio in più dimensioni, dimensioni che trovano una interdipendenza su una line del tempo ed è proprio questo, il tempo, che permette all’artista di ripercorrere azioni dal sapore antico che ritornano inaspettatamente ma in modo profondo e personale.

Rievocazioni nitide e decise proiettano l’artista in una dimensione iniziale rivissuta con gli occhi di una bambina curiosa che si trova a ripercorre le antiche strade dove operavano gli stagnai, ed è così che lo stagno da frammento di ricordo diventa materia imprescindibile nella sua produzione artistica.

Quello che in origine potrebbe sembrare un mero recupero mnemonico in realtà da subito si rivela come una personale ricerca assai contemporanea e matura.

Lo stagno da una sua iniziale struttura, al pari dell’essere umano, inizia a subire una profonda trasformazione, la stessa che subisce chi in quel momento la sta generando. Quella forma inizialmente rigida cambia aspetto a contatto con il calore ed è così che quell’ apparente inflessibilità diventa incantevole e lucente debolezza. Modificarne la forma significa anche tirarne fuori l’essenza, l’elemento diventa segno ed è in questa fase che si anima un dialogo, ma soprattutto comincia un processo che troverà fine solo quando la conversione della materia e quella dell’artista sarà pienamente matura.

In questo processo anche la tela assume un ruolo di fondamentale importanza, diventa il tempio, il recinto sacro destinato ad accogliere e svelare. La tela elevata a struttura essenziale e simbolica è il luogo dove materia e artista applicano un codice interiore ed esteriore e quell’ ordine concettuale che tanto ho cercato in quell’iniziale percorso di memoria. La sua forma, rigorosamente quadrata e monocroma, diventa emblema di definizione, delimitazione e giustizia dell’intero percorso. Il quadrato nella sua simbologia infatti va ad incarnare l’universo creato, il cielo e la terra in contrapposizione con il non creato ed il trascendente. In questa sacralità la materia nel suo continuo mutare ha la capacità di vivere nuove vite, parlare nuovi linguaggi e presentarsi sotto forma di opera d’arte. In questa ricerca lo stagno diventa mezzo di espressione assai personale ma lo stesso vale per quella che si può considerare la “materia tela”.

Ripercorrere il tempo, questo in qualche modo va a caratterizzare le opere di Imma Lavorato e la materia ne diventa mezzo. Stagno, cartapesta, argilla sono tutti elementi che l’artista rivive pienamente, sono parte della  vita che ritorna. Il recupero delle antiche lavorazioni diventano attraverso la rivisitazione delle “strade maestre”, parti dell’anima che muta nel tempo, una storia mai interrotta ma che come la materia stessa non può non mutare.

Alessandra Carelli

Storico dell’Arte  

Iscriviti alla nostra newsletter

Grazie per l'iscrizione

© 2035 by IMMA LAVORATO

Powered and secured LA DESIGN

87069 SAN DEMETRIO CORONE ( CS) ITALY

+39 339 589 0664

  • TikTok
  • LinkedIn
  • discussioni
  • Facebook
  • Instagram
bottom of page